La PRIMAVERA dell'ACERO TRIDENTE
Trama
Un padre stringe in mano un regalo, è mal incartato ma fatto col cuore. Guarda il suo bambino dormire tra lenzuola candide, guarda il bianco del tessuto confondersi con la pelle sottile. Capelli ormai troppo lunghi gli ricadono sul viso, neri come il buio sferzano i lineamenti delicati. Non vuole, ma deve svegliarlo. Sarà un viaggio lungo e pesante per il piccolo Kaede ma non ha scelta, presto lasceranno quell’ospedale e il Giappone per sempre. C’è un aereo che li porterà lontano, verso la salvezza. Da allora sono trascorsi dieci anni, e Kaede continua a osservare il mondo attraverso un vetro interiore, indispensabile barriera per sopravvivere al torpore della propria mente. Un letargo senza fine che lo protegge dal passato, ma che recide la sua umanità. Non ricorda nulla dell’infanzia, del tragico rapporto perduto con la madre. Uno spiraglio di luce sembra farsi strada nei cieli grigi di Londra quando la sua vita da studente universitario s’intreccia con quella di Rey, un giovane biologo australiano. Entrambi custodiscono un segreto, entrambi sembrano legati dal filo del destino.
Intanto si affaccia l’autunno, e il vecchio acero nell’ombra del terrazzo si prepara alla quiescenza. Intinge le sue foglie del colore del sangue prima di lasciarle andare. Poi si addormenta, e aspetta la primavera.
Questa è la storia di una rinascita. Un romanzo di formazione, ma anche di amicizia e di amore. Alternando tempo della narrazione a flashback, il passato viene compreso, sciolto, rivisitato, esorcizzato. L’accettazione del dolore condurrà i due ragazzi alla maturazione e alla metamorfosi delle loro vite.