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Scegliere la copertina che meglio rappresenta il proprio libro è tra le cose più difficili e allo stesso tempo più importanti di tutto il lavoro di pubblicazione. La copertina deve trasmettere al primo sguardo l’anima del libro, deve far intuire l’essenza della storia, fosse solo il giusto stato d’animo. Spesso ci si arriva dopo numerosi tentativi (se la si vuole disegnare ex novo) o dopo estenuanti ricerche tra le fotografie e immagini sul web. Io ho intrapreso la seconda via, quella della ricerca estenuante.

Avevo troppe opzioni in testa quando cominciai a cercare in rete. Volevo uno spunto, un’idea, qualcosa che mi indirizzasse nella giusta direzione. Ma gli spunti erano troppi e, dopo più di centomila immagini visionate, stavo per rinunciare e rimettermi nelle mani di un bravo grafico.

Poi la vidi, proprio alla fine, e non riuscii più a staccarle gli occhi di dosso. Aveva un titolo: “Soul Spring”. Era come avevo immaginato Kaede da ragazzino, dai lineamenti delicati, molto simile a sua madre, indefinito nell’aspetto e nell’anima, uno spirito intrappolato nell’inverno che sogna la primavera. Quella fotografia riassumeva alla perfezione il personaggio. Cercai i contatti della fotografa, nella mia ignoranza non l’avevo mai sentita nominare. Mi bastò poco per rendermi conto che non avevo trovato solo una bravissima e talentuosa appassionata di fotografia, ma una professionista affermata. Visitando il suo sito internet infatti, riconobbi immediatamente alcune foto che grandi case editrici nazionali e internazionali avevano usato come cover di best-seller. Pensai che date le sue credenziali, non avrebbe mai concesso una sua foto per un romanzo in auto-pubblicazione. Tentai comunque, perché ero sicura che non avrei trovato un’altra immagine così adatta.

Talvolta sono troppo pessimista, è la base del mio carattere non posso farci nulla. Anche questo però ha il suo risvolto positivo, perché quando le cose vanno per il verso giusto gioisco con più soddisfazione!
Elif Sanem Karacoc, questo il suo nome, rispose alla mia e-mail e accettò con entusiasmo la proposta. La foto, sempre su suo consiglio fu adattata poi alle misure di copertina mettendo in risalto l’espressione del viso.

Pageflex Persona [document: PRS0000040_00003]

Io adoro quella fotografia, la trovo bellissima a prescindere dal fatto che sia diventata la copertina del romanzo. Spero sia piaciuta anche ai miei lettori e che dentro siano riusciti a scorgere qualcosa. Una persona dopo aver letto il libro mi disse: ora ho capito perché hai scelto questa copertina. Per me è stato uno dei complimenti più belli, poiché ho avuto la certezza di aver trasmesso le sensazioni giuste.

2 Comments

  1. Silvia ha detto:

    Questo romanzo merita una versione cinematografica!

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